“Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa” (1 Pt 2, 9):
questo il tema che gli Adulti si sono dati per vivere un’esperienza di incontro e riflessione che ha preso forma nel campo estivo diocesano. Una formula organizzativa che i responsabili diocesani, Carla Buda, Sergio Visconti e don Giovanni Sturiale, per ovviare alla problematiche prodotte dalla non ancora sconfitta pandemia da Covid19, hanno voluto “diffusa”, “decentrata” e “diacronica”.
Tre sono stati gli appuntamenti programmati insieme all’équipe e rivolti a tutti gli adulti dell’Associazione diocesana: uno nella Zona Ionica, uno in quella Tirrenica e un altro nella città di Messina.
Il primo di questi è stato vissuto presso l’Istituto delle Suore Cappuccine di Roccalumera domenica 4 luglio. È stata l’occasione per presentare il contenuto generale del campo. Il tema “Centrati su ciò che è essenziale” ha espresso un chiaro rimando al primo capito del Progetto Formativo dell’AC “Perché si formato Cristo in voi”. Ciò che è essenziale è la continua riscoperta del “triplice munus battesimale”: profezia, sacerdozio, regalità. Una riscoperta che può essere interiorizzata e sempre meglio compresa anche alla luce delle parole della Scrittura. Infatti, sono state le parole tratte dalla prima lettera di Pietro, (1 Pt 2,9) a fornire un orizzonte di chiarezza sul compito proprio di ogni battezzato. Questi temi sono stati approfonditi attraverso l’utilizzo di tre parole “chiave”: vocazione, responsabilità, santità. E tre sono sati anche i momenti che hanno caratterizzato la struttura degli incontri: due momenti frontali che hanno offerto le riflessioni “teologico-scritturistica” e “associativa”, un momento di confronto tra i partecipanti, riuniti in “gruppi di approfondimento tematici”. A dire il vero un quarto momento ha fatto da cerniera a tutta la struttura del campo: quello del break pomeridiano, che così tanto bene ha prodotto in chiave di legami amicali da ridestare e riattivare. Quindi, il primo intervento di don Giovanni Sturiale, Assistente diocesano del SA, che ha sapientemente letto il tema della vocazione alla luce della chiamata battesimale rivolta a tutti.
Poi l’intervento di Francesco Arangio, Incaricato regionale del SA, che ha declinato il suo intervento facendo riferimento ai temi oggetto dei previsti gruppi di studio: Famiglia, Lavoro, Politica, Apostolato, Formazione. Dopo i lavori di gruppo la restituzione dei coordinatori in sede assembleare. Con le conclusioni dei Vice Presidenti diocesani si è chiuso il primo appuntamento del campo.
Sabato 17 luglio il secondo appuntamento. A Messina, presso l’Istituto “Don Bosco” delle Figlie di Maria Ausiliatrice, gli adulti di AC hanno vissuto un giorno intenso di incontri, studio e riflessione. Particolarmente gradita la presenza di un amico dell’AC, S. E. Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo Ausiliare della Chiesa locale messinese. A lui il compito di una riflessione sul tema “Responsabilità” della alla luce del triplice munus battesimale.
Il Presidente diocesano, Alberto Randazzo, ha affrontato lo stesso tema, ma da unto di vista laicale e associativo.
Sia a Mons. Di Pietro, all’amico Cesare, come lui stesso ci ha detto di chiamarlo perché “ l’AC è la mia casa”, ha precisato con parole che tutti hanno apprezzato, che ad Alberto Randazzo, i Vice Presidenti diocesani, Carla Buda e Sergio Visconti, hanno offerto un dono a nome di tutti gli adulti.
I gruppi di studio hanno declinato il tema del giorno riflettendo sui seguenti ambiti: Città e Partecipazione, Comunità ecclesiale, Creato, Giustizia, Partecipazione. La restituzione da parte dei coordinatori dei gruppi ha anticipato le conclusioni ed i saluti conclusivi.
Il terzo e ultimo appuntamento si è tenuto domenica 1 agosto a Venetico Superiore, presso i locali della Chiesa dell’Immacolata e della Delegazione comunale. Graziosamente accolti dal parroco, don Salvatore Merlino, tutti i presenti, nonostante il caldo opprimente, hanno vissuto con gioia l’ultimo giorno di campo. Don Giovanni Sturiale ha coinvolto i partecipanti attraverso una lettura teologica e scritturistica del tema della santità che ha riscontrato apprezzamenti da parte di tutti. Quindi i gruppi di studio che, facendo della parola “santità” una sorta di chiave ermeneutica, hanno riflettuto su una sintesi dei temi trattati nei due precedenti appuntamenti. Sono stati, quindi, affrontati i seguenti temi: Città e Politica, Comunità ecclesiale e Apostolato, Creato e Giustizia, Famiglia e Lavoro, Formazione e Partecipazione.
La restituzione dei lavori di gruppo ha questa volta anticipato, da parte dei Vice Presidenti diocesani, della Equipe diocesana del SA e dei Consiglieri adulti, la consegna tutti i partecipanti di un diploma di partecipazione e di un gadget ricordo del campo. La Celebrazione Eucaristica, presieduta da Mons. Tindaro Cocivera e concelebrata da don Giovanni Sturiale, è stata veramente il rendimento di grazie che tutti hanno elevato al Signore, grati per il buon risultato che il campo ha offerto. È stata l’occasione per presentare la ricostituita Area Famiglia e Vita, affidata dalla Presidenza diocesana ai coniugi Giuseppe De Domenico e Alessandra Currò.
È stato anche presentato un libro, alla cui stesura ha partecipato anche Caterina Donato, consigliera diocesana del Settore Adulti.
Carla Buda e Sergio Visconti hanno espresso brevi conclusioni e ringraziato tutti i presenti, soprattutto i membri dell’equipe diocesana e i consiglieri adulti che hanno offerto un significativo segno di presenza e di collaborazione. E’ stata l’occasione per il Settore Adulti desidera continuare a lavora con slancio non soltanto in vista del bene associativo, ma anche dell’intera Chiesa locale. Infatti, tutta la struttura del campo è stata “sinodale” ed orientata alla produzione di un documento da offrire alla Chiesa locale perché possa servire alla composizione del cammino di preparazione al Sinodo.