Il 16 ottobre 2020 è morto il Metropolita Zervós Gennadios, nato a Kremastì nell’isola di Rodi l’8 luglio 1937, arcivescovo ortodosso d’Italia e Malta ed Esarca per l’Europa meridionale. È stato il primo vescovo ortodosso in Italia dopo 275 anni. Eletto all’unanimità arcivescovo metropolita è stato intronizzato nella storica cattedrale di San Giorgio dei Greci a Venezia, il 27 ottobre nell’agosto 1996.
La sua attenzione al Dialogo Ecumenico ha radici lontane, infatti, aveva concluso il suoi studi nell’Università di Napoli e presso il Pontificio Istituto di studi teologici dell’Italia Meridionale, conseguendo il dottorato in Sacra Teologia proprio con una tesi, in lingua italiana, su “Il contributo del Patriarcato ecumenico per l’unità dei cristiani”.
Promotore e protagonista del dialogo tra le Chiesa d’Oriente e Occidente, ci lascia un messaggio semplice e vitale: Pace e Unità sono l’unica strada che possiamo percorrere.
Egli ha fatto veramente sua l’affermazione di Atenagora, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli: “È una gran cosa conoscersi; siamo vissuti isolati, senza avere fratelli, senza avere sorelle, per molti secoli, come orfani! I primi dieci secoli del cristianesimo sono stati per i dogmi e per l’organizzazione della Chiesa. Nei dieci secoli seguenti abbiamo avuto gli scismi, la divisione. La terza epoca, questa, è quella dell’amore“.